Robosoft 2024, la conferenza internazionale per esplorare le ultime frontiere della soft robotics. Il contributo dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Sant’Anna
L'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna ha partecipato alla settima edizione di Robosoft 2024, la conferenza internazionale sulla soft robotics in programma a San Diego (Stati Uniti d’America) dal 14 al 17 aprile 2024. Il tema di quest'anno è stato "Soft Robotics for Exploration": intrecciando tecnologia, ambiente e innovazione, la conferenza ha affrontato le esigenze dell'esplorazione in campo scientifico, che richiedono sistemi adattivi, resilienti e autonomi, sia che si tratti di mappare la superficie terrestre e le profondità oceaniche, sia che si tratti di ispezionare il corpo umano.
Numerose le realtà dell'IStituto di BioRobotica presenti alla conferenza: Arianna Menciassi, prorettrice della Scuola Sant’Anna e docente ordinaria di bioingegneria industriale, ha coordinato la sessione plenaria intitolata “Medical Applications of Soft Robotics: Mirage or Keystone?”, mentre Linda Paternò, ricercatrice di bioingneria industriale dell’Istituto di BioRobotica, ha presentato un recente lavoro sullo sviluppo di una vescica urinaria artificiale soft e biomimetica. Tra gli altri docenti e ricercatori che sono intervenuti, segnaliamo la presenza del ricercatore Egidio Falotico, responsabile scientifico del BRAIR Lab, che si occupa della ricerca su modelli cerebrali per il controllo motorio, la coordinazione sensomotoria e la cognizione nei robot autonomi, del professore Matteo Cianchetti, responsabile scientifico del Soft Mechatronics for BioRobotics Laboratory, il cui obiettivo è sviluppare una serie di tecnologie abilitanti per la Soft Robotics, e di Cecilia Laschi, attualmente professoressa alla National University of Singapore.
La soft robotics in ambito medico e chirurgico
Arianna Menciassi ha coordinato la sessione plenaria intitolata “Medical Applications of Soft Robotics: Mirage or Keystone?”: una indagine delle varie soluzioni di soft robotics nel campo della robotica medica, dai dispositivi indossabili e impiantabili ai simulatori ad alta fedeltà, dagli organi artificiali ai manipolatori per la chirurgia robotica.
La sessione plenaria è stata anche l’occasione per presentare le attività della Surgical Robotics and Allied Technologies Area, l’area di ricerca coordinata proprio da Arianna Menciassi, la cui sfida principale è quella di colmare il divario tra diagnosi e terapia sviluppando piattaforme, tecnologie abilitanti e componenti in grado di trattare diverse patologie all'interno del corpo.