Incarichi istituzionali: Matteo Dell’Acqua, professore ordinario di Genetica Agraria, è stato eletto nuovo direttore dell’Istituto di Scienze delle Piante, resterà in carica fino al 23 giugno 2027
Gli auguri di buon lavoro e le felicitazioni dell’intera comunità accademica
Matteo dell'Acqua, professore ordinario di Genetica Agraria è il primo direttore dell’Istituto di Scienze delle Piante. A Matteo Dell’Acqua sono giunti gli auguri di buon lavoro e le felicitazioni dell’intera comunità accademica.
“Sono felice e onorato di essere stato eletto in questo ruolo. Il mio obiettivo è di dare voce alla straordinaria ricerca nelle Scienze delle Piante della Scuola Superiore Sant'Anna, lavorando con le mie colleghe e i miei colleghi per contribuire all’eccellenza scientifica della nostra istituzione”.
Genetista delle piante di formazione, la sua ricerca attuale si concentra sullo sviluppo di metodi quantitativi per promuovere l'intensificazione sostenibile dei sistemi agricoli dei paesi emergenti, con una particolare attenzione all’Africa sub-Sahariana.
Matteo Dell’Acqua guida un gruppo di ricerca internazionale e diversificato che sviluppa approcci transdisciplinari collegando genomica, scienze climatiche e approcci socioeconomici per affrontare le molteplici sfide dei sistemi agricoli di sussistenza: produttività, adattamento, equità. I loro metodi di ricerca includono il sequenziamento del DNA e la bioinformatica, la modellazione climatica, la genetica quantitativa e i metodi partecipativi per il miglioramento delle colture. Matteo Dell’Acqua ha interesse per l’agrobiodiversità genetica e culturale, e la sua ricerca esplora la connessione tra piante e persone utilizzando colture come mais, grano, teff, orzo, sorgo e fagiolo dall’occhio. I suoi progetti coinvolgono studentesse e studenti, ricercatrici e ricercatori, collaboratrici e collaboratori provenienti da paesi emergenti, impegnati in una ricerca con impatto che risponda alle sfide epocali del cambiamento climatico, delle richieste di sostenibilità dell’agricoltura, e di una aumentata richiesta di cibo da una popolazione globale crescente. Gli approcci basati sui dati che il suo gruppo ha contribuito a sviluppare mirano a supportare pratiche di miglioramento delle colture che tengano conto dell’adattamento locale e delle esigenze locali, e a promuovere un impatto duraturo della ricerca e della formazione per il sorgere di una nuova generazione di ricercatori e ricercatrici impegnati nelle scienze delle piante.
In qualità di professore alla Scuola Superiore Sant'Anna negli ultimi due anni ha coordinato il Centro di Ricerca “Scienze delle Piante” nella sua fase di avvio. Il nuovo direttore intende ora contribuire a consolidare le attività di ricerca sviluppate da questo gruppo compatto sul tema delle Scienze delle Piante fornendo un contributo prezioso alla Scuola Superiore Sant’Anna: di qualità prima che di quantità, un lavoro focalizzato sulla ricerca di base, dalle molecole agli agroecosistemi, come strada maestra per l’impatto e l’innovazione; un lavoro basato su linee di ricerca innovative, disciplinari e interdisciplinari, che intercettano il crescente interesse per i temi della sostenibilità, della biodiversità e dell’adattamento ai cambiamenti climatici.
Matteo dell’Acqua è docente giovane, con una brillante carriera accademica e una spiccata capacità di attrazione di fondi regionali, nazionali, europei e industriali. Ha avuto numerosi incontri con la ricerca internazionale, attraverso periodi di visiting negli USA, la costruzione di reti di collaborazione in Europa, e il molto lavoro in paesi emergenti. Queste esperienze lo hanno portato a interagire con persone, culture e strutture estremamente diverse favorendo la sua crescita personale e professionale. Tante le pubblicazioni e i premi conseguiti, tra questi premi SIGA (Società Italiana di Genetica agraria) e UNASA (Unione Nazionale delle Accademie italiane per le scienze applicate allo sviluppo dell’agricoltura, alla sicurezza alimentare e alla tutela ambientale). E’ stato invitato come keynote speaker in diverse occasioni scientifiche, come il convegno della Società di Biologia delle Piante degli Stati Uniti d’America, e divulgative, tra cui EXPO Doha, nonché in workshop internazionali come quelli dell’Agenda di Innovazione Unione Europea – Unione Africana. Ha ricevuto il premio internazionale per la sostenibilità agroalimentare, ottenuto quale vincitore della 2^ edizione del Bologna Award che si celebra in occasione del World Food Day nella giornata mondiale dell’alimentazione.