Cooperazione tra Italia e Tanzania: si chiude il corso dedicato alla cooperazione giudiziaria internazionale, organizzato dalla Scuola Sant'Anna con il supporto della Farnesina e la collaborazione delle controparti locali

Si è svolto in questi giorni in Tanzania il secondo dei tredici corsi di formazione destinati alla magistratura di Camerun, Ciad, Congo, Gabon, Ghana, Niger, Mauritania, Senegal e Tanzania, organizzati nell’ambito del progetto di formazione finanziato dal Ministero degli Affari Esteri italiano e coordinato dalla Scuola Superiore Sant’Anna, con la collaborazione delle controparti locali.
L'attività di cooperazione tra Italia e Paesi africani si rafforza ulteriormente con lo svolgimento del nuovo corso di alta formazione a Dar es Salaam, rivolto alla magistratura della Tanzania (10-13 febbraio 2025).
Il corso di formazione, promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano in collaborazione con Institute of Peace and Conflict Studies (IPCS-Tanzania) si propone di rafforzare le conoscenze e le competenze dei magistrati in relazione agli strumenti di cooperazione giudiziaria internazionale, con un particolare riferimento alla tratta di persone, anche attraverso l’analisi di casi pratici.
Il corso in Tanzania è il secondo di un’ampia serie di corsi di alta formazione che vede impegnata la Scuola Sant’Anna nel quadro del Progetto “Stato di diritto e cooperazione in Africa (2024-2025)”. La nuova edizione del Progetto si pone in continuità con le attività di formazione e capacity-building a favore della magistratura dei Paesi africani già intraprese nel corso dei progetti finanziati dal MAECI negli anni precedenti (2018-2024) e prevede diversi approfondimenti su specifiche tematiche con la partecipazione di esperti e docenti universitari italiani e africani. Per il successo di queste attività, è sempre risultato determinante il supporto garantito dalla Farnesina e dalle Ambasciate d’Italia in loco.
L'Ambasciatore italiano in Tanzania Giuseppe Coppola ha preso parte alla cerimonia di chiusura che ha avuto luogo il 13 febbraio 2025 dove ha avuto modo di incontrare i partecipanti ed ha preso la parola per evidenziare come l’approccio italiano in materia di lotta alla criminalità organizzata rappresenti un modello di eccellenza apprezzato ed applicato in contesti internazionali, rendendo omaggio alla memoria dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, simboli della lotta per la giustizia e la legalità. L'Ambasciatore ha sottolineato l’importanza di rafforzare la collaborazione internazionale in questa cruciale area, ricordando che: “La lotta contro le mafie e le organizzazioni criminali transnazionali è una responsabilità condivisa, che richiede un impegno costante e coordinato a livello globale.”
"La Scuola Superiore Sant'Anna è orgogliosa di contribuire a questo significativo progetto di alta formazione - dichiara Lorenzo Gasbarri , ricercatore di Diritto internazionale presso l'Istituto Dirpolis e responsabile del progetto - finalizzato a potenziare la cooperazione con la magistratura dei paesi africani e a promuovere lo stato di diritto. Crediamo che investire nella formazione e nel rafforzamento delle istituzioni rappresenti un passo fondamentale per consolidare lo stato di diritto in Paesi chiave del continente africano".