Horizon 2020 - Requisiti Open Access per pubblicazioni e dati
Per i progetti finanziati nell’ambito del programma quadro della Commissione Europea Horizon 2020 (2014-2020), l’Open Access è la modalità standard richiesta per la disseminazione dei risultati delle ricerche finanziate (all'art. 29 dell’Annotated Model Grant Agreement).
Nello specifico, con la sola esclusione dei risultati che si intende brevettare, Horizon 2020 prevede l’obbligo di rendere disponibili le pubblicazioni attraverso due azioni:
- Il deposito in un repository Open Access (deve rispondere ai requisiti OpenAIRE);
- L’accesso immediato al documento, se pubblicato in OA, oppure, se pubblicato su riviste in abbonamento, entro 6 mesi per le scienze esatte, o 12 mesi per le scienze umane e sociali.
Quale versione dell’articolo depositare nel repository?
Se pubblicato su riviste ad accesso aperto: il full-text in formato PDF, nella versione pubblicata sulla rivista (layout editoriale); il deposito di articoli pubblicati in OA è obbligatorio per motivi di conservazione a lungo termine, ma è anche importante ai fini valutativi.
Se pubblicato su riviste non ad accesso aperto: il full-text nella versione consentita dall’editore per il deposito con accesso aperto (da verificare quale sul database Sherpa Romeo, che raccoglie politiche editoriali su copyright e autoarchiviazione).
Quando depositare?
Quanto prima possibile, al più tardi al momento della pubblicazione sulla rivista.
Dove depositare
Il Repository scelto deve garantire la conservazione dei dati e dei metadati associati:
- Nell’archivio istituzionale della Scuola Superiore Sant’Anna (IRIS)
- In un archivio disciplinare già in uso nella comunità di riferimento (elenco in re3data.org)
- In Zenodo, archivio multidisciplinare gestito dal CERN di Ginevra
- Individuare altri repositories attraverso https://www.re3data.org/
Metadati bibliografici
Attraverso il repository, è obbligatorio dare accesso aperto ai metadati bibliografici che descrivono la pubblicazione depositata. Questi devono sempre includere il riferimento al Grant.
Dati aperti in H2020 - Open Research Data Pilot
Il programma prevede l’accesso e il riuso dei dati attraverso l’Open Research Data Pilot.
I beneficiari di un progetto H2020 sono tenuti a redigere un Data Management Plan e a depositare i dati in archivio per renderli accessibili, sfruttabili, riproducibili a chi intende utilizzarli.
L’accessibilità ai dati è un punto fondamentale delle politiche della CE: i dati devono essere FAIR, ovvero
- Findable – Facilmente reperibili
- Accessible – Accessibili ad altri
- Interoperable – Integrabili con altri dati e/o letti facilmente dalle macchine.
- Reusable – I dati possono essere riutilizzati in nuove ricerche.
L’adesione al Pilot non modifica la valutazione del Progetto, così come la rinuncia.
Cosa è un DMP – Data Management Plan
Un DMP descrive analiticamente, per ogni set di dati, come questi verranno gestiti nel corso dello svolgimento del progetto e dopo il suo completamento. La prima versione (può essere modificata nel corso dello sviluppo del progetto) del DMP va sottomessa entro 6 mesi dall’inizio del progetto.
Casi specifici per derogare al Data Pilot
Poiché non necessariamente tutti i dati di un progetto possono essere resi pubblici, è possibile -con la giusta motivazione- rinunciare in parte o in tutto al Pilot. Questi sono i casi in cui è possibile derogare:
- se il progetto non genera/raccoglie dati
- in caso di necessità di proteggere i dati per eventuale sfruttamento economico
- in caso di incompatibilità con l’esigenza di proteggere i dati per ragioni di sicurezza
- in caso di incompatibilità con gli obblighi di protezione dei dati sensibili
- nel caso in cui rendere aperti i dati
- rappresenti un rischio per il raggiungimento dell’obiettivo principale del progetto
- altre ragioni legittime (da motivare)
Graph: Open access to scientific publication and research data in the wider context of dissemination and exploitation, Guidelines to the Rules on Open Access to Scientific Publications and Open Access to Research Data in Horizon 2020, Version 3.2, CE
FAQ PUBBLICAZIONI & DATI
Devo obbligatoriamente pubblicare su una rivista Open?
I ricercatori che beneficiano del finanziamento di H2020, non sono obbligati a pubblicare su riviste Open Access. Chi decide di pubblicare su una rivista Open Access lo fa per scelta, spesso perché la rivista offre migliori servizi o maggiore visibilità.
Se pubblico in Open Access con costi di pubblicazione posso chiederne il rimborso?
Si. H2020 prevede che le APC sostenute per la pubblicazione OA possono essere rimborsate purchè la fattura sia precedente alla fine del progetto, i costi siano stati previsti nel budget e l’articolo contenga l’acknowledgement al grant.
Come faccio a indicare i costi per APC nel budget del progetto in H2020?
I costi per le APC vanno inseriti alla voce Dissemination Costs. Ai costi di disseminazione ordinari, va aggiunto il budget per le pubblicazioni:
Budget per pubblicazioni = APC medio X Numero di pubblicazioni
L’APC medio per H2020 si calcola controllando il costo eventuale delle APC (gold OA e ibrido) sul sito/policy dell’editore, o la media fornita da fonti autorevoli (es: OpenAPC)
Se non è stato previsto budget sufficiente a coprire i costi?
In questo caso, è possibile chiedere un amendment.
Come inserisco l’acknowledgement in H2020?
Un esempio da inserire nel testo dell’articolo:
"This paper is supported by European Union’s Horizon 2020 research and innovation programme under grant agreement No [grant no], project [project acronym] ([project full name])."
Come inserire il riferimento al grant nei metadati?
Direttamente sul repository oppure su OpenAIRE, attraverso un claim. OpenAIRE utilizza un algoritmo di Text and Data Mining e dopo alcuni mesi dalla pubblicazione, assocerà automaticamente il progetto all’articolo, se è stato indicato correttamente l’acknowledgement.
Cosa posso fare se l’editore che ho scelto richiede tempi di embargo diversi dal programma H2020?
In questa situazione, l’autore può:
- scegliere riviste Open Access o scegliere editori che consentano l’Open Access entro quei termini di embargo;
- negoziare con l’editore regole diverse prima di firmare il contratto (utilizzando il modello di Addendum fornito dalla Commissione) con cui le parti si vincolano al rispetto degli obblighi richiesti dalla CE in materia di OA. Qualora il contratto con l’editore impedisca in ogni caso (pur se con embargo) la disseminazione in accesso aperto della pubblicazione (e l’articolo va assolutamente pubblicato in quella specifica rivista) la Commissione Europea invita l’autore a mantenere copia della corrispondenza con l’editore e inviarla al Project Officer (referente del progetto).
- pubblicare sulla rivista già scelta, ma utilizzando la Open Choice (a pagamento) prevista dagli editori commerciali. In questo caso, le spese sostenute per la pubblicazione sono rimborsabili, purché siano state previste nel budget iniziale del progetto e la rendicontazione del pagamento sia precedente al termine del progetto.
E per il resto della letteratura, cosa richiede H2020?
L’obbligo di rendere disponibili le pubblicazioni attraverso il deposito e la successiva apertura del documento, esiste solo per gli articoli su riviste scientifiche peer-reviewed.
Per tutto il resto (monografie, report, atti di conferenze ecc.), c’è solo una forte raccomandazione a perseguire la strada dell’Open Access
In che formato depositare i dati?
Preferibilmente in formati non proprietari. Occorre rendere sempre il set di dati citabile, associando un identificativo persistente (es. DOI, Zenodo lo fornisce in automatico).
Applicare ai dati i principi FAIR, significa renderli aperti?
No, non necessariamente. Accessibile non significa Open: occorre solo sapere dove i dati sono reperibili e a quali condizioni. Queste informazioni vengono date attraverso i metadati che vanno resi open.
Come compilare il Data Management Plan?
Ci sono vari strumenti online che possono essere d’aiuto, ad esempio DMPOnline o Data Stewardship Wizard. Ci sono poi le indicazioni della Commissione per H2020, che comprendono anche un template.
Un DMP, dovrebbe comunque sempre comprendere: dataset (identificazione dei dati, modalità di raccolta, formati), standard dei metadati descrittivi utilizzati, modalità di archiviazione, conservazione e condizioni di accesso, documentazione utile a comprendere l’origine dei dati, licenze utili al riuso.
La licenza preferibile per i set di dati, per permettere futuri riutilizzi legati al content and data mining, è il Pubblico Dominio o Creative Commons 0. Questo non significa che l’autore non debba venire riconosciuto come tale secondo le abituali norme di citazione proprie dell’etica scientifica, ma solo che mette a disposizione i dati anche per chi fa text and data mining, e che altrimenti avrebbe difficoltà a riusarli. Viene accettata anche la Licenza Creative Commons BY (attribuzione).