Il calcio europeo punta a migliorare il suo impatto ambientale con “goals”, nuovo progetto del programma Erasmus + Sport coordinato dalla scuola sant'anna di pisa. particolare attenzione per squadre femminili e giovanili
Prende avvio un nuovo progetto europeo per migliorare l’impatto ambientale di uno degli sport più popolari e diffusi come il calcio, con riferimento tanto all’attività generale dei club quanto delle partite. Il nome scelto per questo progetto europeo è “Goals”, ha ricevuto il finanziamento della Commissione Europea, attraverso il programma Erasmus + Sport, ed è coordinato dall’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant'Anna, in particolare dal suo Laboratorio SuM (Sustainability Management, Management della Sostenibilità). Questo Laboratorio vanta una rilevante esperienza nello sviluppo, come capofila e come partner, di progetti dedicati ai temi della sostenibilità ambientale e alla valutazione dell'impronta ambientale di numerose attività, unendo le conoscenze sulla gestione d'impresa e sui processi decisionali con i principi di sostenibilità, attraverso la ricerca scientifica in temi come la gestione efficiente delle risorse, il management ambientale, la responsabilità di impresa. Il “fischio di inizio”, ovvero il “kick off meeting” che dà inizio al progetto, è in programma giovedì 14 gennaio alla Scuola Superiore Sant’Anna, con la partecipazione (in modalità online) dei rappresentanti delle realtà che partecipano a “Goals”. Per questo nuovo progetto europeo il responsabile scientifico è Tiberio Daddi, ricercatore all’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant'Anna.
“Goals” si pone l’obiettivo di migliorare la “governance ambientale” nelle organizzazioni calcistiche, rivolgendosi soprattutto alle squadre femminili e giovanili, per contribuire ad aumentare la consapevolezza verso i temi ecologici e a promuovere l’adozione di comportamenti più rispettosi dell'ambiente. Questo progetto vuole anche rafforzare la cooperazione tra istituzioni e organizzazioni attive nel campo dello sport e dell'attività fisica, per adottare e attuare azioni con risvolti positivi sull’ambiente.
Oltre alla Federazione calcistica di Romania, il consorzio per lo sviluppo del progetto “Goals” comprende, quelle di Portogallo, Kosovo, il Real Betis Balompié, squadra professionistica della Liga spagnola, e l'associazione internazionale Essma (European Stadium & Safety Management Association), network con oltre 350 aderenti che contribuiranno alla promozione del progetto attraverso attività di comunicazione, networking, diffusione dei risultati e coinvolgimento dei “portatori di interesse” nel mondo del calcio europeo. “Goals” ha ricevuto anche il supporto della Uefa e delle Federazione calcistica irlandese.
Per raggiungere questi obiettivi “Goals” sviluppa strumenti organizzativi per le tre Federazioni calcistiche nazionali coinvolte (quelle di Romania, Portogallo, Kosovo) per migliorare la loro “governance ambientale”, grazie a numerose azioni come quelle che prevedono il coinvolgimento di almeno nove squadre di calcio amatoriali, tre per ciascuno dei paesi coinvolti. In aggiunta al calcolo di quella che viene definita “impronta ambientale” dei club coinvolti nel progetto, “Goals” prevede la realizzazione di uno strumento online intuitivo per supportare le organizzazioni calcistiche nel calcolo della loro “impronta” sull’ambiente, basato sulla metodologia comune europea (Raccomandazione 2013/179/UE).
Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay